Segnalo che sono stati pubblicati da L'Internazionale i cinque episodi del podcast NEL NIDO DEI SERPENTI, se state per leggere o avete gia' letto il nuovo fumetto di Zerocalcare, questo podcast, circa un'ora e mezza in totale, puo' essere interessante, ecco il link.
Presa su Amazon, su Amazon solo perche' avevo dei buoni, ho approfittato per prendere la Virgin Variant di Dell'Otto che indovinate? Si, grazie all'imballaggio di Amazon e' arrivata tutta ammaccata. L'OSCURO SIGNORE e' uno spin-off delle CRONACHE DI ARDA, una riscrittura in chiave parodistica del mondo di Tolkien. Qui in particoalre si riscrive la storia del Signore Degli Anelli dal punto di vista di Sauron, oscuro signore di Mordor, tutta la storia concentrata in sole 50 pagine da Roberto Arduini. Molto belle le tavole di Sacchelli, mi mangio le mani per non essere riuscito ad andare a Lucca, avrei sicuramente provato ad avere un suo sketch, non pubblico tavole ma andatevene a cercare qualcuna sul sito dell'editore. Consigliato ovviamente se siete amanti di Tolkien ma anche se amate i fumetti umoristici francesi ma soprattutto le parodie Disney, lo stile di riferimento e' prevalentemente quello. Piccola nota, gli autori si sono divertiti ad inserire ben 114 easter eggs sotto forma di apparizioni famose all'interno del fumetto, molti personaggi non sono neanche fantasy come il Re di Vega, Pikachu o lo xenomordo di Alien, per ricreare un effetto in stile Ready Player One, potrebbe essere divertente ad una rilettura del volume, ma alla prima lettura trovarsi due o tre personaggi estranei per ogni tavola, distrae, non crea lo stesso effetto di cercare il singolo Gatto Felix tra i disegni di Todd McFarlane, quello aiutava a guardare le tavole con cura, ci vuole attenzione anche per leggere una parodia, 114 easter eggs su 50 pagine forse sono un po' troppi.
Uscito il numero 40 della collana Director's Cut, libro che viene distribuito in omaggio agli abbonati di Blow Up, la collana di solito si trovava anche in edicola ma a quanto ho capito ora e' disponibile solo sul sito della rivista. Dopo i libri su MC5, Ramones, Radio Birdman e Fugazi, Roberto Calabro' (del quale recentemente e' stato ritampato per Odoya, Eighties Colours, sulla scena neo sixties italiana degli anni '80) prova a raccontare la scena rock 'n' roll australiana dai primi anni sessanta (Easybeats, Missing Links, The Sunsets) fino agli anni novanta (Asteroid B-612, Brother Brick, Challenger 7) con un accenno ai primi anni duemila, concentrandosi prevalentemente sul periodo d'oro del rock australiano tra il '75 e l'87 (Radio Birdman, Saints, Hoodoo Gurus, Celibate Rifles, Scientists, Beasts Of Bourbon, Eastern Dark, Psycho Surgeons, Lipstick Killers, Hard-Ons, Died Pretty, Boys Next Door, Stems e chi piu' ne ha piu' ne metta). troverete storia, scene, locali, etichette, band... anche sconosciute, line up, migliori dischi e migliori canzoni, il tutto condensato (bene) in sole 150 pagine, un miracolo considerando la vastita' dell'argomento trattato, in coda troverete anche i 50 dischi impedibili ed ancora le 10 raccolte essenziali. TALES FROM OZ Dischi E Legende Del Rock Australiano decisamente consigliato, sia se gia' amate il rock australiano per la moltitudine di informazioni e gruppi minori da scoprire, sia se volete approcciarvi alla scena "down under", Yeah Hup!
Quest'anno purtroppo il FREE COMICS WEEK italiano si e' ridotto a soli sei albi, cinque della Panini e solo uno della Bonelli.
Iniziamo proprio con l'albo proposto dalla casa milanese di via Buonarroti, ROSA DEL DESERTO e' uno spin-off di Nero il personaggio creato dai fratelli Mammucari, protagonista e' La Nizarita, letale guerriera della Setta Degli Assassini prima e del Qadi di Tel Bashir dopo... Nero e' un fantasy storico, tra crociate e mitologia legata alla figura dello Djinn, vedremo se anche questa serie manterra' queste caratteristiche. Bella la storia di Francesca Frigo, Emiliano e Matteo Mammucari, molto belli i disegni di Romina Morandi, azzeccati i colori, caldi come il deserto, di Simona Fabrizio.
Passiamo a Panini partendo con l'anteprima di TOPOLINO, due le storie presentate, impressionanti le prime tavole di Paperone In Atlantide di Fabio Celoni, coadiuvato ai colori da Luca Merli, poche pagine che ci catapultano subito nell'occhio del ciclone, al centro dell'avventura. La seconda mi ha preso un po' di meno, ovviamente si tratta solo di poche pagine introduttive, Paperone E I Bitquack, di Jul e Keramidas con l'avaro zio che deve confrontarsi con la new economy ed un giovane intraprendente papermiliardario senza scrupoli, Carsten Duck.
Esordio in edicola per il terzo personaggio lanciato dal "Bacarozzo" dopo Samuel Stern e Kalya, 64 pagine di fumetto in formato bonellide per il numero 1 di TONI BELLASALMA ad opera del creatore Luca Blengino per i disegni dell'ottimo Antonio Di Caprio. Esordisco dicendo che se state cercando una nuova Craven Road numero 7, si, ho googlato su Maps Via Cibrario 39 a Torino esiste, via del baretto di Gino L'Abusivo sede dell'ufficio di Toni, specialista in casi assurdi. Il richiamo a Dylan Dog con un'attitudine un po' alla Constantine di Hellblazer e' forte, tematiche horror ed esoteriche per il detective stocastico ed i suoi comprimari, c'e' la sensazione che molto del personaggio deve ancora essere svelato, i conti si fanno alla fine, ho gia' deciso che leggero' tutta la prima stagione per giudicarlo, fiducia nella Bugs Comics e nel personaggio, per il momento non e' una piena approvazione ma e' un forse... non spoilero l'avversario che Toni dovra' affrontare per risolvere il caso dei cadaveri dalle mani mozzate, posso dire solo che sembra quasi che al protagonista basti declamare un po' di numeri a caso, per tirarsi magicamente fuori da ogni situazione difficile, e' un horror ma al momento sembra un horror come L'Esorciccio, anzi come The Exorciccio, e' il titolo del secondo volume, "La Botte Dei Morti Viventi" non lascia ben sperare. Menzione particolare per il gattorologio nell'ufficio di Toni, che ogni volta che lo vedo mi fa venire in mente Zak McKracken.
E' bello avere un edicolante di fiducia, le edicole come le fumetterie vanno difese e supportate, aggiorno il post su Toni Bellasalma grazie alla segnalazione del mio edicolante segnalando a mia volta che girano due versioni del numero 1, identiche, cambia la macchia di sangue sul gomito della camicia di Toni in copertina.
Mi piace fare questi recuperi storici e la collana DC Facsimile Edition della Panini mi da' l'occasione di scoprire il numero 1 della testata regolare di WONDER WOMAN, ben quattro storie dell'amazzone guerriera, inframezzate dalla prima storia delle Wonder Women di Alice Marble, e dal fumetto umoristico Sweet Adeline di Art Helfant, e' un fumetto del 1942, piena seconda guerra mondiale, e' chiaro che si tratti di storie propagandistiche quelle di Marston, dopo la prima introduttiva del personaggio, le altre tre ricalcano uno stile da detective story ed il nemico di mezzo e' rappresentato sempre da spie naziste o giapponesi, ed alternano momenti di pura azione a momenti comici con pratagonista la spalla di Diana Prince, Etta Candy, continuamente alla ricerca di caramelle da ingurgitare. i disegni di Peter sono in linea con gli standard dell'epoca, molto belli i colori... dimenticavo di precisare che tra tacchi alti e donne prese al lazo una pagine si e l'altra pure, sembra un po' il paradiso del bondage. Se siete appassionati di supereroi ed in modo particolare della DC Comics val la pena recuperare l'uscita.
Non so perche' negli anni '90 non ho mai comprato SPRAYLIZ, sono un fan di Enoch, leggevo l'Intrepido ma quando usci' in volumetti pocket per la Star Comics saltai l'acquisto, la IF Edizioni mi ha dato l'occasione trent'anni dopo di recuperare un pezzo importante del fumetto italiano degli anni '90, un eroina figlia dei suoi tempi, ribelle, libertina, che sostiene tematiche ambientaliste, animaliste e si batte contro le ingiustizie, di mattina studentessa e ginnasta svogliata, di sera graffitara ricercata dalla polizia e militante del centro sociale Macondo, in una metropoli ameriicana che sembra tanto NY City, quanto San Francisco ma anche un po' Milano... Non e' il Luca Enoch maturo di Dragonero o Lilith, ma neanche quello urban fantasy di Gea, semmai e' un artista piu' influenzato dall'underground americano e dal Frigidaire anni '80. Se non avete nessuna delle precedenti edizioni, Star Comics o Edizioni BD, dategli una chance, la lettura dei tre volumi scorre molte veloce, il formato pocket, che la IF sta usando anche per riproporre Oltretomba e Thrilling! e' comodo da leggere, ha anche una bella costina ed ha un ottimo rapporto qualita' prezzo. Per i collezionisti maniaci e completisti segnalo che a Lucca Comics 2025 e' uscita in cofanetto, era esclusiva Lucca, purtroppo la If non ha previsto l'acquisto del cofanetto vuoto per tutti quelli che non si sono potuti recare alla manifestazione.
Ci ho messo qualche mese per recuperare questo spillato di 36 pagine, non e' stato semplice, in sostanza e' la stessa storia gia' edita su l'Internazionale, in cui l'autore di Rebibbia racconta di Tarek, finito in carcere in una delle tante manifestazioni pro Gaza tenutesi nella capitale, usando anche l'epica di Omero della storia di Ulisse e Polifemo per raccontarne la condizione. Se avete gia' il numero de' l'Internazionale, la storia e' la stessa, quello che troverete in piu' su questo volumetto e' una bella spiegazione della situazione in terza di copertina ed in piu' tutto il ricavato andra' in benefit per le spese processuali.
Ho aspettato la fine della esalogia per leggerla tutta d'un fiato, con L'ANELLO DEI RATTI Leo Ortolani torna nel mondo tolkieniano della Terra Di Mezzo, ma non si tratta di un prequel del Signore Dei Ratti, ma di una storia a se' stante. Sei spillati in bianco e nero, piu' una variant del numero 1 uscita in occasione di Napoli Comicon 2025 per Panini Comics, si leggono molto velocemente, la storia scorre bene, con continui rimandi allo Hobbit e sberleffi alla trilogia di Peter Jackson, che pare che Ortolani non abbia proprio gradito.
Si tratta di un ritorno in grande spolvero del geologo piu' famoso del mondo del fumetto, che piu' volte si affida alla tecnica del metafumetto, mostrandosi e rompendo la parete tra la storia ed il lettore, battute lontane dalla logica del politicamente corretto (Ortolani, Trey Parker e Matt Stone sono gli unici che possono permetterselo) che toccano il picco nel duello di indovinelli tra il Ratto e Gollum ed anche qualche tavola di pregevole fattura, come quella della comparsa del drago (anche se secondo me e' una viverna).
Piu' che continuare con una personale trilogia, si e' gia' capito nelle note che Ortolani non mettera' mano ad una parodia de' Il Silmarillion (meno male, uno dei libri piu' noiosi della storia della letteratura fantasy) narra un nuovo capitolo delle grandi parodie Ortolaniane, semmai chiude la trilogia delle battute del ratto che ci prova al bancone del bar e dopo le memorabili tavole di... "Ciao mi chiamo Rar-Man, sai ho i poteri del ragno - Ciao sono Lisa ed ho il dono della vista". Ed Ancora "Se mi dai 100 sacchi ti faccio vedere il Paradiso"; arriva la battuta della pietra dell'invisibilita' al bancone della locanda. Consigliato!!!
A Lucca Comics 2025 invece, arriva lo spillatino what if? se Rat-Man si fosse ispirato a Dare Devil, OCCHI DI RATTO, gia' arrivato in edicola e fumetteria nella versione regular (costume giallo) presto arrivera' nella versione variant (costume rosso).
Non e' la prima volta che il Ratto ha a che fare con i personaggi dell'avvocato di Hell's Kitchen, e chi ha la fortuna di avere Rat-Man contro i Super Eroi lo sa bene, OCCHI DI RATTO e' l'ipotetica storia di come sarebbe stato Rat-Man agli esordi se invece che essere ispirato al Batman di Tim Burton fosse stato ispirato a Dare Devil, in questo caso si batte contro versioni molto simili (problemi di copyright con la Marvel suppongo) di BullsEye, Elektra, Kingpin e persino Vanessa Fisk, che forse nella sua breve apparizione ha le battute migliori nella storia. Fa il suo lavoro, avevo apprezzato di piu' l'albo della scorsa Lucca ispirato a Jurassic Park, pero' cosa aggiungere? E' una parodia di Ortolani dell'universo Marvel, non e' la migliore ma va presa, e poi un super cattivo con problemi di udito potrebbe farla continuare...
Dopo l'esordio a Lucca Comics And Games 2025, arriva nei punti filarelici di Poste Italiane il folder per il cinquantesimo anniversario di GOLDRAKE, per l'occasione si sceglie il formato a tre ante. Il folder e' ricco, ci sono il Bollettino Illustrativo, la Busta Primo Giorno Di Emissione con la Cartolina, una tessera filatelica ed un Mini Foglio Filatelico con ben nove e dico NOVE francobolli, pessima mossa da parte di Poste Italiane questa, che ha fatto lievitare il prezzo del folder a 45,00 euro, di solito costano 15,00 euro queste uscite. Non e' segnalata la tiratura, ma le tessere hanno una tiratura di 6500 esemplari, considerando che ogni singolo pezzo del folder viene venduto anche separatamente, la tiratura sara' piu' bassa di quella cifra. Bello, ma veramente troppo costoso, vale la pena prenderlo se avete preso gli altri folder dei robottoni, e' un pezzo da collezione che non potra' che aumentare di valore ma spero che i prossimi folder tematici legati al mondo dei fumetti tornino ad avere il prezzo standard di 15,00 euro con un solo francobollo all'interno.
Nuova uscita della SPREA Comics che punta sulla nostalgia per i robottoni anni '70 - '80, in questo nuovo formato quasi quadrato difficile da mettere in libreria. Non leggo Anime Cult quindi non so specificare se gli articoli sono recuperati da li' oppure si tratta di inediti, in ogni caso e' un bel voume da mettere in collezione. In questo racconto per immagini si parte dai giocattoli di latta per ripercorrere l'evoluzione dei mecha giapponesi, dal Tetsujin 28 ai robottoni di Go Nagai, da Astro Boy al Gundam, da Daltanious fino all'Evangelion, c'e' spazio anche per i robot reali come il recente ASIMO, il tutto impreziosito da delle belle foto ed un poster cartonato di Mazinga Contro Gli Ufo Robot. Consigliato, anche se con i volumi Sprea non si sa mai cosa e quanto viene riciclato dalle riviste precedenti, e sembra sempre che l'operazione sia studiata per fare leva sulla nostalgia del lettore, in ogni caso l'argomento e' interessante e garantisce qualche ora di piacevole lettura .
